Attacchi informatici: LEF e URBAN Center in diretta simultanea per il convegno

Conservazione e protezione dei dati sono elementi strutturali nella vita di un’impresa, non importa se grande o piccola e, in ragione di ciò, vanno affrontati con la massima attenzione e diligenza: lo ha detto il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, all’apertura dei lavori del convegno Attacchi informatici: rischio crescente per le aziende, quali strumenti difensivi? organizzato il 1 giugno simultaneamente da Trieste (URBAN CENTER) e da San Vito al Tagliamento (LEF).  

«Nel corso del conflitto russo-ucraino abbiamo constatato come gli attacchi informatici siano divenuti elementi delle guerre nuove, differenti modalità messe al servizio di una potenza che voglia interferire con attacchi hacker su sistemi complessi come quelli della difesa o dell’economia per paralizzare un Paese». Ma gli scenari dentro cui si dipana la cyberminaccia sono numerosi: «Anche nell’ambito delle aziende associate – ha detto – si sono verificati numerosi casi di attacchi hacker con finalità estorsive, denaro in cambio della liberazione dei sistemi informatici aziendali da virus immessi tramite sms o mail». Attività criminose di cui, ha detto ancora Agrusti, non si conosce l’esito finale nonostante la vigilanza preziosa della Polizia Postale e degli altri organi della sicurezza del nostro Paese che agiscono anche su questi territori. «Per evitare che ciò accada – è stato il commento ulteriore – occorrono prevenzione (anche sui device che ciascuno di noi si porta a casa) e, in azienda, formazione del personale».  

In Italia, sempre secondo Agrusti, un ulteriore vulnus che non ha trovato ancora soluzione accresce la complessità del problema: «Buona parte della tecnologia con cui sono state costruite le reti di TLC del nostro Paese è straniera e questo deve metterci ulteriormente in guardia. Le nostre contromisure preventive riguardano perciò anche la dotazione di strumenti digitali non appartenenti a potenze ostili e la formazione che avviene in LEF, l’azienda digitale modello dove si discute abitualmente di queste problematiche e in ITS ICT Alto Adriatico che ha al suo interno una branca specializzata in cybersicurezza che già quest’anno produrrà i primi diplomati, risorse preziose che mettiamo a disposizione del territorio, del sistema industriale ma non solo». Il Presidente di CAA ha concluso il suo intervento osservando che «anche gli enti pubblici dovranno fare presto i conti con queste problematiche perché il tema della privacy, che viene declamato legislativamente, rischia poi in concreto di essere vanificato dall’assenza di sistemi di protezione che, di fatto, vanificano proprio la tutela privacy».  

Per Franco Scolari, Direttore generale del Polo Alto Adriatico, i punti di vulnerabilità sono oggi, secondo un rapporto Cisco, circa 50 miliardi. «Collegate agli attacchi informatici – ha proseguito – esistono oggi almeno due tecnologie che sono l’intelligenza artificiale e, in prospettiva, il quantum computing, questioni di cui al Polo ci occupiamo attivamente, soprattutto della prima». E proprio sulla IA, citando un esperto di Palo Alto, il DG del Polo ha rivelato che nel 2024 la crescita esponenziale della IA diventando di fatto asintotica perché per quell’epoca «avrà appreso tutto quanto c’era da apprendere».  

Al convegno, moderati da Scolari, sono intervenuti anche Marco Giacomini (PTAA – La necessità di mettere in sicurezza i sistemi informatici da minacce cyber: soluzioni alle problematiche progettuali delle reti informatiche con supporti tecnologici, schemi logici, teorie e best practice a disposizione delle imprese e degli enti. I cyber attack: la dimensione del fenomeno, le principali minacce cyber e le metodologie impiegate dagli hacker), Marco Olivotto, DG della LEF (La formazione quale misura per prevenire i cyber risk: i progetti formativi di LEF per le imprese e gli enti. I comportamenti alla base della cyber security), Lucia Renzetti, Direttore di ITS Alto Adriatico (La formazione di eccellenza post diploma nel campo dell’informatica e del digitale per creare competenze e professionisti qualificati in cyber security) e Gian Paolo Zanotel di RP Company Spa (La tutela delle imprese da attacchi informatici che possono causare gravi ripercussioni quali interruzione di attività, danni materiali, risarcimenti, danni reputazionali, costi emergenti. Quale tutela assicurativa?). 

Dalla rassegna stampa:

RAI News TGR Friuli Venezia Giulia “Aziende sempre più attente alla sicurezza online”

Messaggero Veneto “L’allarme di Agrusti: attacchi informatici a numerose aziende” (in foto)

Il Gazzettino “Cyberminaccia nelle aziende. Quasi pronti i tecnici dell’Itsic” (in foto)

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