La trasformazione digitale delle imprese

Perché è importante avere una strategia di trasformazione digitale definita

La trasformazione digitale riguarda l’intera azienda nel suo insieme, dai processi di tutti i reparti all’output finale del prodotto venduto o servizio erogato, partendo dalla cultura delle persone (in primis l’imprenditore) per arrivare infine a macchinari, strumenti e software.

Innovazione digitale non vuol dire installare un nuovo CRM con funzionalità di marketing automation o acquistare un macchinario con applicazioni di intelligenza artificiale per il riconoscimento dei pezzi difettosi, questi sono solo dei singoli esempi di effetti visibili e tangibili di un processo di trasformazione digitale più ampio.

Il rischio più comune in cui si può incorrere se manca una visione strategica di insieme è quello di adottare strumenti molto innovativi e dirompenti (come l’esempio di un nuovo CRM o macchinario con applicazioni AI), inserirli in azienda e non ottenere alcun beneficio o, peggio ancora, complicare i processi operativi preesistenti, automatizzare sprechi di tempo e risorse, generando malcontento e sfiducia verso il tema dell’innovazione digitale.

Detto in estrema sintesi: se manca la visione strategica e un piano attuativo sviluppato con metodo, la trasformazione digitale resterà un cambiamento parziale, settoriale e non produrrà sostanziali benefici né risparmi in termini di tempo e costi.

Le caratteristiche e i requisiti per aziende e PMI

Spesso quando si affronta il tema dell’innovazione o trasformazione digitale con le aziende, soprattutto le PMI, il primo bias da scardinare riguarda l’accessibilità a progetti efficaci di digitalizzazione; il pensiero comune delle aziende è che progetti digitali di successo richiedono investimenti importanti e non alla portata della piccola media impresa italiana.

In verità, il pre requisito fondamentale per approcciarsi alla trasformazione digitale di successo non è quasi mai il capitale iniziale, anche perchè su questo aspetto ci sono una serie di agevolazioni a supporto delle aziende per cui è decisamente l’aspetto meno importante e meno critico.

I fattori chiave di successo per una valida strategia di digitalizzazione, per la nostra esperienza, sono 3:

    1. la cultura imprenditoriale e, di conseguenza, la cultura aziendale: se non vi è sensibilità sui temi del digitale, se l’imprenditore o il top management non ci credono, il progetto non vedrà alcuna evoluzione e nessun risultato sostenibile nel tempo.
    2. i processi aziendali devono essere razionalizzati e ottimizzati, altrimenti il rischio è di automatizzare gli sprechi e digitalizzare “gli errori”. Questo spesso è un punto non di piena maturità nelle PMI ed è per questo che i nostri progetti, il più delle volte, partono da questa fase e cioè da una prima analisi di ottimizzazione di flussi e processi nell’ottica lean di eliminare gli sprechi.
    3. formazione: nuovi processi, nuovi strumenti di lavoro ma soprattutto nuove modalità di lavoro richiedono nuove competenze che difficilmente le aziende hanno già maturato. La tecnologia e il digitale in generale può aiutare molto l’essere umano, ma per funzionare ha bisogno dell’essere umano.

In nessuno dei precedenti 3 punti c’è una forte componente di investimento monetario, l’unico grande e sostanziale investimento alla base di un’efficace trasformazione digitale è l’investimento nel capitale umano e le sue competenze.

Alcuni esempi di trasformazione digitale

La trasformazione digitale è quell’insieme di tecnologie, hardware e software, che ci permettono di automatizzare operatività quotidiane, attività ripetitive o a basso valore aggiunto che “se lo fanno loro (le macchine), noi (esseri umani) abbiamo più tempo per fare altro”.

L’applicazione del digitale è diffuso e profuso a tutti i livelli del nostro vivere quotidiano e non è un tema che riguarda solo le aziende e l’industria, perché viviamo quotidianamente anche nelle nostre case esempi di digitalizzazione.

Volendo fare dei parallelismi di facile comprensione: molti di noi a casa adottano il robot che aspira la polvere o taglia l’erba, sollevandoci dal dover fare quei lavori domestici e permettendoci con il tempo risparmiato di fare altro per noi o per la casa; allo stesso modo in fabbrica ci sono i robot (robot collaborativi) che compiono compiti ripetitivi facilmente automatizzabili, come prendere degli oggetti e spostarli da un posto all’altro o tagliare dei semilavorati secondo uno schema predefinito, e io-operatore nel frattempo faccio altre cose più di valore, che richiedono un contributo intellettivo maggiore o più stimolante.

Un altro esempio molto facile che spiega che cos’è l’intelligenza artificiale e a che cosa serve: con i nostri smartphone possiamo fare una foto ad una pianta o ad un animale e con la ricerca immagine “il telefono” (il software di riconoscimento visuale) ci dice che tipo di pianta è o che animale è; allo stesso modo in azienda vengono applicati sistemi di intelligenza artificiale visuale per riconoscere se il pezzo è di scarto o meno e procedere con il successivo smistamento.

Infine, la domotica che molti adottano nelle proprie abitazioni ci permette di monitorare finestre e luci di casa (apri/chiudi, più luce/meno luce), la stessa cosa la applico in un ambiente aziendale controllando le macchine da remoto e regolando il lavoro dei macchinari senza dover fisicamente recarmi in loco e agire sul macchinario fisico.

La nostra consulenza

Il ruolo di LEF è quello di accompagnare l’azienda nel suo percorso di trasformazione digitale, portare competenze, esperienza e metodo in modo da garantire un percorso di innovazione che porti a benefici concreti e apprezzabili.

Il nostro modus operandi solitamente si sviluppa in 3 fasi:

    1. Check up aziendale: ci conosciamo, conosciamo l’azienda e le aspettative dell’imprenditore o top management, andiamo in profondità sulle dinamiche aziendali, i processi e i sistemi in uso al fine di individuare le aree di criticità nelle attività correnti e strategiche.
    2. Definizione degli obiettivi della trasformazione digitale e innovazione dell’azienda: esplicitiamo e condividiamo con la direzione aziendale quali sono gli obiettivi concreti del progetto, vogliamo intraprendere un percorso evolutivo insieme ma vogliamo da subito definire quale sarà il punto d’arrivo che sia chiaro, specifico e misurabile.
    3. Piano di implementazione: individuiamo gli elementi di intervento dando loro delle priorità, in modo da avere una lista delle azioni concrete che vogliamo intraprendere, una deadline e uno stato di avanzamento chiaro del progetto.

Insieme tracciamo e percorriamo percorsi di trasformazione digitale, che spaziano dall’introduzione di nuove tecnologie a corsi di formazione custom per il personale interno, ma anche analisi strategiche di posizionamento e benchmarking o revisione dei modelli organizzativi e delle competenze nei diversi ruoli aziendali funzionali all’innovazione digitale quale fattore distintivo per incrementare la competitività dell’azienda sul mercato.

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