«La transizione non schiacci I nostri sistemi economico-sociali»

Sostenibilità per un futuro razionale, i timori di Confindustria Alto Adriatico sulle conseguenze di una trasformazione troppo rapida | LEF lancia, unica in Italia, il sustainability manager e l’ecosistema degli users

Pordenone, 1° marzo 2022 – «Come ha spiegato bene il ministro Cingolani, una guerra ci sta aiutando ulteriormente a comprendere, e con maggiore chiarezza, quanto problematico sia il ruolo dell’uomo dentro un sistema complesso come quello ambientale»: così il direttore generale di Confindustria Alto Adriatico, Massimiliano Ciarrocchi, al webinar promosso in LEF sulla sostenibilità per un futuro razionale, autorevole punto della situazione organizzato assieme a Unis&F che ha lambito anche tematiche di stretta e preoccupante attualità.

Secondo Ciarrocchi la transizione plausibile che conduce alla sostenibilità, nozione intergenerazionale richiamata dal legislatore – secondo il quale il passaggio deve avvenire almeno a parità di condizioni – «è un concetto fisico i cui tempi di attuazione, ove troppo rapidi, rischiano di condurci a conseguenze che dobbiamo essere in grado di gestire». Tradotto nella pratica dell’automotive, il segmento della manifattura che forse e maggiormente si presta – o è esposto – all’esempio offerto dal DG, significa, nell’idea di passare all’elettrico entro il 2035, «essere altrettanto consapevoli delle ricadute di natura energetica e occupazionale e del rischio concreto di dover chiudere buona parte della manifattura del Nord Italia attiva in quel settore». Uno scenario improponibile secondo Confindustria: «La nostra – ha aggiunto Ciarrocchi – è una posizione chiara e risaputa: affrontiamo pure la sfida ma facciamolo in modo tale che i cambiamenti che ne deriveranno non schiaccino il sistema economico-produttivo e, soprattutto, sociale».

Un tema che Confindustria Alto Adriatico, tramite LEF, l’azienda digitale modello, trasforma in azioni concrete: «Tra qualche settimana, unici in Italia, in collaborazione con Intertek e Polo Tecnologico Alto Adriatico – ha spiegato il DG, Marco Olivotto – lanceremo il percorso formativo-certificativo per il sustainability manager. Parallelamente avvieremo programmi formativi rivolti ai cosiddetti sustainability users, primi interlocutori del manager. L’obiettivo – ha aggiunto – è creare nella popolazione non ancora attiva nel mondo del lavoro, o in quella che non ha mansioni manageriali, le competenze di base, in primis legate alla mentalità e comportamenti, necessarie per l’attuazione dei progetti decisi dal sustainability manager».

Condividi