Risultati e rassegna stampa del sondaggio sulla tecnologia innovativa
Le imprese promuovono l’intelligenza artificiale «per crescere e innovare responsabilmente»
Sondaggio LEF/Confindustria Alto Adriatico tra gli Associati per esplorare ruolo e percezione dell’IA nel contesto aziendale | Il 74% degli intervistati dichiara di possedere una buona conoscenza della materia, il 60% di farne già utilizzo | Sì agli investimenti per il prossimo quinquennio (70%) | Il 58% crede che l’IA avrà un impatto significativo nel proprio settore, il 14% prevede una vera e propria rivoluzione.
LEF, in collaborazione con Confindustria Alto Adriatico, ha svolto un sondaggio finalizzato ad approfondire il grado di conoscenza dell’IA tra le imprese associate. «Uno studio particolarmente approfondito – spiega il Presidente di CAA e LEF, Michelangelo Agrusti – finalizzato ad analizzare in dettaglio il pensiero di imprenditori e manager per comprendere, dati alla mano, se l’IA è già utilizzata o meno e quanto le aziende siano realmente disposte a investire nel prossimo quinquennio». Alle domande ha risposto un campione di oltre 200 imprese (di cui 53% di piccole dimensioni, 30% medie, 17% grandi)
LA VISIONE DI INSIEME. Il 74% degli intervistati ritiene di possedere una buona conoscenza sull’IA (e, di questo, il 40% dice di averla approfondita); solo il 4% si è detto scarsamente informato, il 22% poco informato.
L’UTILIZZO DELL’IA. Il 60% delle imprese utilizza già l’IA in azienda (il 10% intensivamente), mentre la quota restante parla di ricorso “limitato” e/o “moderato”. Non utilizza l’intelligenza artificiale il 42% del campione. Ciò nonostante, c’è voglia di conquistare delle posizioni: alla domanda su quanto l’impresa sia interessata all’adozione di soluzioni IA, infatti, il 29% ha dichiarato di essere molto interessato, il 37% abbastanza interessato, il 25% moderatamente interessato mentre solo il 9% si è detto poco o per nulla interessato.
INVESTIMENTI IN IA CANTIERIZZATI. Risposte, quelle precedenti, che tengono conto della necessaria pianificazione di investimenti. Ebbene: il 70% delle imprese dichiara di voler investire in AI nel prossimo quinquennio. Più attendista il resto del campione.
L’IMPATTO DELL’IA NEL PROPRIO SETTORE DI BUSINESS. La consapevolezza all’investimento è guidata da una forte convinzione, ossia che l’IA rappresenti un elemento di profondo cambiamento in ciascun settore. Ben il 58% degli intervistati, infatti, crede che essa impatterà in modo significativo nella propria area di business mentre il 14% pensa che si tratterà di una vera e propria rivoluzione. Solo l’1% qualifica come trascurabili gli effetti dell’intelligenza artificiale nella propria organizzazione di lavoro; il 7% pensa infine che avrà un impatto minore.
IA GENERATIVA. Molto approfondita appare anche la familiarità con la IA Generativa, la branca specifica dell’intelligenza artificiale che si concentra sulla creazione di modelli capaci di generare nuovi dati o informazioni originali che sta rapidamente diventando una tecnologia chiave in vari settori, incluso l’intrattenimento, la creatività, la progettazione, la ricerca scientifica e molti altri. Oltre il 50% degli intervistati ha espresso familiarità e/o conoscenza specifica asserendo di possedere know-how appropriato. Il 33%, invece, ne ha scarsa familiarità mentre il 9% non ne ha mai sentito parlare.
OSTACOLI TRA IMPRESA E IA. Ma quali sono le principali barriere, se esistono, che l’impresa percepisce nell’adozione dell’IA a vantaggio dei propri processi produttivi? A “spaventare” le imprese sono, per il 45%, problemi di integrazione e compatibilità con i sistemi esistenti, preoccupazioni sulla privacy e sicurezza dei dati (19%), di difficoltà nella formazione del personale (13%) mentre solo il 7% ritiene che si tratti di una questione di investimenti elevati.
IA E FUTURO DELLA SOCIETA’: OTTIMISMO O PESSIMISMO? Il 61% degli intervistati ha espresso ottimismo sull’impatto che l’IA avrà sulla società (molto ottimista 13%, moderatamente ottimista 48%). Il 22% si è dichiarato neutrale, il 13% leggermente pessimista e solo il 4% si è detto del tutto pessimista.
«Il recente G7 sull’AI a Trento e lo studio in LEF – ha spiegato ancora Agrusti – rivelano un panorama italiano in movimento verso l’adozione dell’intelligenza artificiale. Mentre i leader globali hanno sottolineato a Trento l’importanza della trasformazione digitale e dell’innovazione responsabile, i dati che emergono dallo studio sulle imprese associate mostrano un crescente interesse e una buona conoscenza dell’IA, con numerose aziende già impegnate nell’esplorare le sue applicazioni».
Secondo Marco Olivotto, Direttore Generale LEF, «l’ottimismo delle aziende verso l’IA, unito alla volontà di investire e superare le sfide di integrazione, sicurezza dei dati e formazione, riflette una visione condivisa dell’IA come motore di innovazione e crescita. Questa sinergia tra visioni globali e iniziative delle imprese italiane promette di accelerare non solo l’adozione dell’IA ma anche il suo sviluppo responsabile, orientando il nostro sistema economico in un paradigma di tecnologica inclusiva e sostenibile. Noi, da sempre, siamo acceleratori delle trasformazioni delle imprese ed a supporto della loro evoluzione ed anche questa volta siamo in prima linea per fornire alle imprese italiane strumenti, metodi, soluzioni ed anche la giusta ispirazione per intraprendere con successo questi percorsi di investimento, crescita e cambio di mentalità e cultura d’impresa. Dai recenti investimenti e collaborazioni con il mondo degli ITS che ci hanno visto come elemento centrale nella roadmap di investimento e sviluppo proprio in questo ambito, ai momenti svolti con i maggiori leader e persone influenti in ambito AI dedicati alle imprese italiane che abbiamo svolto a dicembre dello scorso anno ed a febbraio – ha aggiunto – il nostro obiettivo è quello di garantire il successo a queste trasformazioni e quindi raggiungere i benefici e la competitività che il sistema economico italiano sta cercando ed è fiducioso di trovare in questa nuova era dell’AI e della GenAI».
Rassegna stampa
Rainews, 21 marzo 2024 – versione PDF
Rainews, 21 marzo 2024, versione html con video incorporato
Messaggero Veneto, 22 marzo 2024