Creare un ambiente di lavoro flessibile e rispettoso delle diverse sensibilità ed esigenze fisiche e cognitive delle persone che operano nella factory di Cooperativa Futura, pur garantendo gli standard qualitativi e l’efficienza della produzione. Una lunga collaborazione che si è occupata prima del re-design degli spazi preesistenti e poi della progettazione ex novo del nuovo stabilimento, supportando la cooperativa nella sua evoluzione da piccola realtà artigiana ad azienda di dimensioni quasi industriali.
Ridisegnato il layout degli spazi secondo i principi lean, utilizzato diverse tecniche visual per facilitare il lavoro e la mobilità negli spazi, messo a punto tavoli di lavoro ergonomici adatti alle disabilità fisiche e cognitive ma anche alle fragilità personali degli operatori, fino all’implementazione di sistemi informatici evoluti per la gestione degli acquisti e delle vendite. Un ampio progetto messo a punto con grande attenzione al fattore umano e sociale, rispettando tempi e modalità di adattamento e apprendimento delle persone coinvolte.
Futura è una Cooperativa sociale onlus, insediata in zona industriale Ponte Rosso a San Vito (PN), che si occupa di inclusione lavorativa e sociale di persone svantaggiate a causa di disabilità, di diversa natura e livello, o a causa di particolari condizioni sociali o familiari, ma anche persone che hanno subito un trauma e stanno vivendo un percorso di riabilitazione sociale e lavorativa.
Attraverso il progetto Futura Factory, la cooperativa impegna le persone con disabilità in attività di assemblaggio meccanico e confezionamento per conto terzi. Servizio di grande valore sociale ed economico, attraverso il progetto factory infatti è possibile per le aziende del territorio far fronte a picchi produttivi o commesse ad hoc, ma anche adempiere all’obbligo di collocamento di persone appartenenti alle categorie protette.
La collaborazione è iniziato nel 2018 con l’obiettivo principale di ridisegnare il “vecchio” polo produttivo e renderlo più flessibile, adatto alle persone con disabilità che lo vivono pur garantendo la produttività. “Riorganizzare gli spazi non solo in ottica di efficienza e produttività ma permettere alle persone svantaggiate di lavorare in un ambiente sicuro e protetto.”
Per effetto della crescita dimensionale delle attività di Futura Factory, l’anno successivo il polo produttivo viene trasferito in una nuova sede e l’intervento assume una dimensione più ampia. La collaborazione riguarda lo studio e la definizione ex novo dell’intero stabilimento, dedicato solo ad assemblaggio e confezionamento. Qui il supporto di LEF non è solo tecnico e progettuale, ma soprattutto umano e sociale perché passare da piccola realtà a grande realtà produttiva, sia in termini di numeri sia di spazi di lavoro, ha un impatto notevole sulla sensibilità di persone con disabilità fisiche e mentali.
In pagina video e audio dell’intervista a cura di Massimo Boni, responsabile ufficio stampa Confindustria Alto Adriatico e LEF, disponibile anche sul canale YouTube.
#lean #inclusivity #persone