Highlights 2021-22: I numeri della crescita ad 1 anno dall’inaugurazione

Ad 1 anno esatto dall’inaugurazione del nostro nuovo building, ci siamo fermati a fare un bilancio di quanto fatto in questi 12 mesi: oltre 600 le persone che hanno visitato LEF in quest’anno, per un totale di 320 aziende ospitate. 

Per quanto riguarda le business unit principali, consulenza e formazione, abbiamo superato le 220 aziende supportate nel loro percorso di innovazione lean e digital e formato più di 2.500 persone nel nostro hub esperienziale.

Al core business, si sono aggiunte 3 nuove aree di attività: 

  • Education rivolta al mondo dell’istruzione, dalle medie ai master;
  • Progetti Internazionali con all’attivo già due progetti;
  • Test bed per validare all’interno dell’azienda modello nuove soluzioni provenienti da star up e spin off.

Per far fronte alla crescita numerica, anche l’organizzazione si è adeguata velocemente inserendo nuove figure professionali (+15 tra nuovi esperti e collaboratori), ampliando i casi d’uso presenti in azienda modello (+150 attualmente all’attivo) e instaurando nuove partnership con provider tecnologici e operatori del cambiamento (+18 nuove collaborazioni).

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Tutti numeri con segno positivo, indicatori di una crescita importante e di successo che ci spingono a guardare con rinnovata motivazione ai prossimi obiettivi tra cui la nuova Digital Control Tower (operativa a settembre), in autunno il rifacimento del primo building che ospiterà nuove aule formative, nuovi ambienti di lavoro ed anche nuovi casi d’uso, nel 2023 nuovi percorsi di formazione sulla sostenibilità con l’applicazione di tecnologie all’avanguardia tra cui un bioreattore ad alghe per la compensazione delle emissioni di CO2.

Progetti che vanno sempre nella direzione dell’innovazione digitale e ottimizzazione lean, mettendo al centro di tutto le persone e la formazione: vere protagoniste di questo successo perché, come spiega Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico, «l’unico vero vincolo al cambiamento è l’assenza di chi sarà preposto a gestirlo, proprio per questo pensiamo invece che tutti debbano essere protagonisti della rivoluzione digitale: dirigenti, quadri, lavoratori fino agli studenti degli istituti superiori che in LEF trovano accoglienza con la stessa logica di un campus”. «La rinnovata offerta di formazione, incentrata sulla trasformazione digitale – ha aggunto Cinzia Lacopeta, Leader McKinsey Capability Center Europa e Nord America – copre l’intera catena del valore: dalla ricerca e sviluppo agli acquisti, alla supply chain, all’amministrazione e alla produzione, con particolare riguardo all’applicazione dell’intelligenza artificiale e al supporto della manifattura. Grazie agli oltre 100 digital use case che sono stati implementati con l’impegno di oltre 50 esperti McKinsey da tutto il mondo, dei tech player e delle startup, è possibile trarre ispirazione sulle migliori tecnologie presenti sul mercato e sulla corretta modalità di applicazione per superare la prima fase pilota e raggiungere risultati a scala. La formazione offerta in LEF è di tipo esperienziale e permette all’utente di visualizzare lo stato finale della digitalizzazione in termini di use case e impatti, con focus non solo sulla tecnologia, ma anche sulle competenze e sui comportamenti abilitanti».  

Secondo Sergio Farioli, Partner McKinsey & Company «in LEF è possibile toccare con mano i risultati ed essere protagonisti della trasformazione con evidenti benefici: un aumento della produttività del 30%, ad esempio grazie al digital twin per ottimizzare i parametri macchina, un miglioramento del servizio al cliente con una riduzione del lead time fino al 20% attraverso gli advanced analytics per bilanciare la linea di produzione, un incremento della qualità mediante sistemi di visual inspection con algoritmi di intelligenza artificiale. LEF è diventata digital lighthouse per gli altri undici centri di formazione e innovazione di McKinsey a livello globale e, nel corso dell’ultimo anno, ha esportato gran parte dei moduli di formazione e dei digital use case negli altri centri europei e americani. Guardando al prossimo anno, interessanti novità sono in pipeline: quella più importante riguarda un nuovo percorso di formazione dedicato al tema della sostenibilità, con l’applicazione di tecnologie all’avanguardia tra cui un bio-reattore ad alghe per la compensazione delle emissioni di CO2».  

Il percorso di crescita strutturale di LEF, che nel 2021 aveva richiesto circa 12 milioni di investimento necessari per triplicare le dimensioni e la dotazione tecnologica, percorso che venne completato a tempo di record nonostante la pandemia, prosegue spedito: a settembre sarà inaugurata la Digital Control Tower che consentirà di aggregare dati provenienti dai vari ambiti aziendali interni trasformandoli in informazioni per assumere decisioni su supply chain, produzione o gestione degli asset aziendali; in autunno, inoltre, sarà avviato il cantiere per l’adeguamento del building che ospitò nel 2011 l’azienda nel suo primo tratto di vita; ospiterà nuove aule formative, ambienti di lavoro e soluzioni sofisticate per la produzione.  «Un anno ricco di soddisfazioni e sfide – commenta il Direttore generale di LEF, Marco Olivotto – che consolida la dimensione internazionale di LEF. Gli investimenti, l’inserimento in alcuni network italiani (il sistema Alto Adriatico, IP4FVG e SMACT) e globali, i centri di competenza McKinsey nel mondo, in cui LEF è sempre un soggetto trainante e faro per gli altri, restituiscono la dimensione della rilevanza e dell’impatto creati e nel supporto che siamo stati in grado di fornire alle organizzazioni che investono in capitale umano, elemento centrale del successo nella trasformazione digitale e nella competitività presente e futura. Nel nostro percorso – ha aggiunto – rilevanza rivestono gli investimenti tecnologici, il costante sviluppo di contenuti formativo/educativi e le collaborazioni world wide. Tratto distintivo e centrale in tutte le azioni, è sempre la persona al centro perché LEF è già pronta all’industria 5.0 più sostenibile, human-centric e resiliente». 

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