Sicurezza sul lavoro fondata su sapere, formazione e tecnologia

Venerdì 22 luglio si è tenuta la conferenza stampa presieduta da Confindustria Alto AdriaticoCgilCisl e UilDipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale e LEF per informare sulle attività svolte e sui programmi che coinvolgeranno le parti fino a fine anno nell’ambito della campagna di prevenzione “Zero morti sul lavoro”.

Tre i filoni:

  • la scuola di sicurezza sul lavoro svoltasi in LEF
  • le iniziative congiunte con ASFO
  • il corso dedicato agli RLS. 

«Anche in ragione dell’incremento degli infortuni registrato lo scorso anno – ha spiegato il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, ripercorrendo alcune tappe dell’accordo – abbiamo creato con la collaborazione essenziale di ASFO, cui è attribuito il coordinamento degli interventi in una logica di sussidiarietà tra il sistema pubblico e quello privato, una infrastruttura della sicurezza fondata sulla conoscenza analitica (epidemiologia) degli infortuni a maggiore tasso di ripetitività per migliorare la nostra capacità di intervento metodologico fondata sul sapere». 

Numeri che, secondo Agrusti, potranno essere d’aiuto interpretativo anche sul versante squisitamente legale. Proprio su questo punto il Presidente ha rivolto un invito all’Azienda Sanitaria a svolgere una attività di moral suasion nelle sedi opportune per evitare una «generalizzata criminalizzazione» aggiungendo che «la stragrande maggioranza delle imprese si è attrezzata, o lo sta facendo, per evitare l’imponderabile». Su questo aspetto Lucio Bomben, Direttore del Dipartimento di Prevenzione/SC Igiene e Sanità Pubblica di ASFO, che ha parlato di collaborazione molto proficua, ha spiegato che «in effetti molto spesso ci occupiamo di infortuni bagatellari» informando che «circa il 45% delle certificazioni di infortunio sul lavoro sono state concordemente archiviate in accordo coi Pm». 

 

Per quanto concerne le attività previste.

 

SCUOLA DI SICUREZZA SUL LAVORO

In LEF è stato completato il primo ciclo di corsi iniziato a maggio. Vi hanno preso parte gli RSL nelle RSU delle imprese o negli OPP territoriali che si occupano di prevenzione in materia, responsabili della prevenzione di parte datoriale e imprenditori. Cospicua la partecipazione in presenza e online (anche dall’estero). Il materiale oggetto degli incontri, è stato precisato, è un asset consultabile a disposizione della community delle imprese e del mondo sindacale. «L’approccio alla sicurezza – ha commentato al proposito Agrusti spiegando il perché dell’azienda modello eletta a sede dei corsi – avviene su due versanti: la formazione e le nuove tecnologie. Queste ultime possono creare una serie di opportunità, basti pensare a sensoristica e ridondanza delle protezioni per evitare che le imperfezioni umane, il momento di distrazione, si trasformino in tragedia. Una cultura della sicurezza che coinvolgerà anche le scuole dove saranno effettuate iniziative di promozione rivolta agli studenti». Marco Olivotto, Direttore generale LEF, ha aggiunto che la trasformazione digitale non ottimizza e incrementa “soltanto” le performance in azienda ma è un alleato incredibile sul fronte della sicurezza, più in particolare della prevenzione: «Dati e automazione – ha detto – permettono di disporre d’informazioni utili ad anticipare eventuali pericoli. Da noi la pratica avviene anche con delle simulazioni in metaverso zeppe di rischi dove viene misurata la capacità del singolo di intuire, comprendere, agire».  

 

ASFO – CONFINDUSTRIA ALTO ADRIATICO

Nella sede di piazzetta del Portello, verosimilmente in autunno, sarà promosso un corso aperto sia agli imprenditori sia agli RLS che prevede l’illustrazione delle quattro tipologie più frequenti di incidente sul lavoro (caduta dall’alto, investimento, ribaltamento, caduta dall’alto di gravi) per una prima lettura delle dinamiche e, in un incontro successivo, il confronto su profili di responsabilità e possibili soluzioni. 

 

CORSO RLS

A giugno, infine, come ha spiegato il Direttore operativo della sede di Pordenone di Confindustria Alto Adriatico, Giuseppe Del Col, è stato attivato un corso riservato agli RLS sindacali con il successivo obiettivo di svolgere formazione nelle aziende. Nel secondo semestre saranno svolte alcune visite in imprese che sulle tematiche della sicurezza hanno evidenziato delle best practice.

Efficienza sul lavoro e disabilita’: Futura e Lef vincono la sfida più difficile

Venerdì 17 giugno si terrà l’inaugurazione del nuovo LABoratorio ABilitativo disegnato assieme all’azienda digitale modello.

Quella tra Futura – la cooperativa sociale che crea e promuove opportunità di inclusione sociale e lavorativa per persone adulte con disabilità fisica, mentale o svantaggio – e LEF, l’azienda digitale modello di Confindustria Alto Adriatico e McKinsey, è una storia piena di positività, speranza e capacità di imprendere che merita di essere raccontata – a poche ore dall’inaugurazione del nuovo LABoratorio ABilitativo di Futura Factory, il Polo di Lavoro inclusivo realizzato a seguito dell’incremento delle attività della cooperativa.

La collaborazione, resa possibile dall’attivazione di un bando, prende il via nel 2018 e si focalizza sul supporto allo sviluppo e all’organizzazione delle attività produttive e alla conseguente riorganizzazione degli spazi «dove – spiega la responsabile commerciale Ilaria Miniutti – il punto chiave era sì l’efficienza, ma anche l’individuazione di soluzioni che permettessero di lavorare secondo i migliori standard applicabili, in un ambiente sicuro». La successiva crescita di Futura ha imposto un ampliamento in cui insediare, come spiega il Presidente, Gianluca Pavan, «le lavorazioni più avanzate di assemblaggi e confezionamenti permettendo alla cooperativa di sviluppare nuovi servizi e training lavorativi differenziati, una show room, l’e-commerce www.geneticamentediverso.it e ulteriori lavorazioni meccaniche e di oggettistica, per rispondere a nuovi bisogni». La necessità di un’autonomia finanziaria, anche in considerazione della limitata consistenza degli incentivi all’inclusione lavorativa, ha a quel punto imposto a Futura un ulteriore cambio di passo in termini di efficientamento. In questa precisa fase il rapporto di collaborazione con LEF si è ulteriormente rafforzato. «Ci siamo subito interrogati sulla possibilità effettiva che una cooperativa sociale per disabili potesse lavorare come la Toyota – dice ancora Pavan – cioè far convivere i nostri principi con la lean production, la più avanzata metodologia/organizzazione del lavoro ideata dal produttore automobilistico nipponico». Una sfida gigantesca nella quale si è insinuata anche la pandemia, che ha imposto delle revisioni alla tabella di marcia.

«Una sfida in cui LEF si è immediatamente impegnata – ha detto il Presidente di Confindustria Alto Adriatico e LEF, Michelangelo Agrusti – mettendo a disposizione le proprie risorse per individuare le migliori soluzioni organizzative per la produzione; l’attenzione è stata massima, finalizzata a garantire elevati standard produttivi e qualitativi e, al contempo, la sicurezza e il rispetto delle peculiarità di chi usufruirà di quegli spazi e di quelle aree di lavoro che hanno delle esigenze specifiche che vanno rispettate». Secondo il Direttore generale di LEF, Marco Olivotto, «è un punto d’orgoglio poter supportare iniziative come quella di Futura – ha detto ancora – che rispecchiano in pieno la mission aziendale di offrire le migliori competenze e soluzioni per supportare le organizzazioni in una efficace e sostenibile trasformazione. Iniziative come questa, inoltre, fanno parte del fattivo contributo che LEF vuole imprimere verso una concreta e fattiva crescita sostenibile in termini di persone, società e territorio; un plauso al Rotary Club di San Vito al Tagliamento – ha concluso – che con il proprio contributo ha permesso da un lato l’acquisto di importanti strumentazioni e, dall’altro, promosso la sinergia e la collaborazione con diversi partner».

Ma adesso ci siamo: il building ospiterà due aree di lavoro: il reparto di assemblaggi meccanici ed elettromeccanici, e il nuovo laboratorio abilitativo dedicato al confezionamento di kit, che lavorano per numerose aziende del territorio, tra cui Savio Spa, Eurocablaggi Srl, Kronospan Italia Srl, VDA Group Spa, Maschio Gaspardo Spa, Emainox Srl, Zilli Srl e Pieces of Venice. Lungimirante, inoltre, è stata la decisione di essere efficienti anche dal punto di vista energetico con l’installazione del fotovoltaico

FUTURA. È una cooperativa sociale con oltre 60 lavoratori suddivisi in due aree: i servizi alla persona (socioeducativi, assistenziali, trasporti, ecc.) con 30 tra educatori e operatori con una ricaduta su circa 180 beneficiari e sulle loro famiglie, e l’area della produzione con 30 persone nei reparti di assemblaggi meccanici, confezionamento, guardiania e attività amministrative. Di questi, 15 sono lavoratori con disabilità o svantaggio sociale a cui si aggiungono altre 20 persone inserite da servizi sociali o dall’ASFO in percorsi di autonomia lavorativa.

Entrambe hanno sede nella zona industriale Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento (PN).