Beni strumentali: agevolazioni per le imprese

Sono state pubblicate le nuove modalità di erogazione delle agevolazioni previste dalla misura “Nuova Sabatini” in cui vengono applicate le novità e le semplificazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2021.

Quali sono?

Per tutte le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a partire dal 1° gennaio 2021, l’erogazione del contributo è effettuata in un’unica soluzione, indipendentemente dall’importo, invece che in sei quote annuali come previsto inizialmente.

Inoltre la Legge di Bilancio ha stanziato ulteriori 370 milioni di euro per il 2021.
La regola dell’erogazione in un’unica soluzione rimane valida anche per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari:

  • dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, se il valore del finanziamento non supera i 100 mila euro
  • dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, se il valore del finanziamento non supera i 200 mila euro.

Obiettivi della misura

La misura è pensata per rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle PMI, attraverso l’accesso al credito finalizzato all’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

Per maggiori informazioni: Nuova Sabatini

La stampa 3d integrata in un processo manifatturiero

La stampa 3D ha raggiunto livelli di accuratezza, precisione e velocità che ne permettono l’utilizzo in tantissime applicazioni industriali.

Lean Experience Factory, all’interno della sua mission di promotore di competenze, ha inserito nella sua fabbrica modello anche una soluzione di stampa 3D: la NXE 400 di Nexa3D.

Affronteremo il tema della stampa 3D il 18 marzo alle 16:00 durante il webinar in collaborazione con 3DZ direttamente dalla Fabbrica Modello.

Nel corso della live demo, vedremo come la stampa 3D si integra tra le soluzioni digitali orientate all’efficienza produttiva presenti in LEF e quali sono le opportunità e i vantaggi dell’inserimento di una soluzione tecnologica di questo tipo in molte realtà manifatturiere.

Agenda

  • LEF e l’introduzione della stampa 3D nella fabbrica modello
  • Stampa 3D – Principali applicazioni industriali
  • Produzione e non solo prototipazione
  • NXE 400 di Nexa 3D – Panoramica della stampante più veloce sul mercato
  • Dopo la stampa cosa succede – post/processamento e rifinitura dei pezzi. Processo completo.
  • Casi applicativi di PMI italiane
  • Q & A

Relatori

Marco Olivotto – Direttore Generale LEF
Gianfranco Caufin – Sales Manager 3DZ
Michele Marchesan – Chief Growth Executive NEXA 3D
Daniele Trevisan – Operation Manager LEF

LEAN E TRASFORMAZIONE DIGITALE: un binomio chiave per il futuro delle aziende

In questo periodo di forte cambiamento vediamo le imprese tradizionali in difficoltà nell’adattarsi, in maniera rapida e efficace, alle tendenze del mercato e alle esigenze del cliente.

Si tratta di una costante capacità di percepire cosa vuole il cliente e di adeguare in maniera “snella” l’output alle richieste.

Un contesto in cui la logica Lean può diventare fondamentale: un approccio focalizzato sul cliente, che attraverso il miglioramento continuo aiuta a “snellire” i processi aziendali e a renderli quindi privi di sprechi.

Eliminare le perdite inutili aiuta ad abbassare il costo e il lead-time del prodotto o servizio e di conseguenza migliora complessivamente il valore per il cliente.

La filosofia lean non è un concetto nuovo, ma è ancora così rilevante?

Sicuramente, e il suo effetto può essere amplificato dalle soluzioni offerte dall’Industria 4.0.

Industria 4.0 significa automazione e digitalizzazione dei processi ed è un percorso non solo tecnologico, ma anche organizzativo, che impatta tutti i diversi aspetti di un’azienda.

Lean e Industry 4.0 possono svolgere un’azione sinergica, da un lato perchè le nuove tecnologie possono fungere da supporto per il metodo lean, dall’altro perchè la trasformazione digitale può avvenire correttamente solo se l’azienda mira alla riduzione degli sprechi.

In realtà negli anni, le pratiche più caratteristiche dell’universo Lean hanno già subito una prima metamorfosi grazie alle tecnologie digitali: ad esempio, la tecnica Kanban, una delle delle tecniche Lean nell’ambito di gestione della produzione, si è ormai evoluta verso il “Kanban elettronico” in cui tutti gli elementi sono gestiti in modalità digitale.

Per capire però in che misura Industria 4.0 e Lean possono giocare un ruolo di rinforzo reciproco bisogna avere un approccio un po’ più profondo che non si limiti alla semplice automazione dei processi ma vada a rilevare i punti di contatto tra le due diverse pratiche.

In questo senso la filosofia Toyota e l’implementazione digitale vanno di pari passo: la disponibilità di dati precisi in tempo reale e un’elevata capacità di elaborazione favoriscono il metodo scientifico, nel verso opposto la tecnologia e la digitalizzazione favoriscono l’individuazione dei problemi e soprattutto delle cause in maniera veloce.

L’approccio lean rimane comunque il primo passo per ottimizzare il proprio business e per introdurre nuove tecnologie che amplifichino successivamente gli effetti positivi del Lean Manufacturing.

La digitalizzazione dei processi aziendali, per essere efficace, non può prescindere da un rinnovamento metodologico: un progetto integrato di Lean manufacturing e Industria 4.0 dimostra quanto un approccio collaborativo possa essere l’origine di una miglior efficienza operativa aziendale.

Lean Experience Factory è uno dei 100 luoghi di Industria 4.0

Questo il nome del progetto sviluppato da Confindustria Veneto per far conoscere le soluzioni 4.0 e le loro diverse appplicazioni.

Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 27 gennaio dalle 15.30 alle 17 live dalla Lean Experience Factory per vivere l’ambiente esperienziale e esplorare il mondo 4.0 attraverso tre diverse testimonianze:

Si parlerà di

  • pianificazione intelligente della manodopera con Electrolux
  • robotica collaborativa con Brovedani Group e
  • vedremo una soluzione digitale per l’ufficio 4.0 con Beantech.

Dai un’occhiata al programma iscriviti all’evento.

Il nuovo piano transizione 4.0: ecco da dove ripartire

La Legge di Bilancio, una delle novità più attese del 2021, fa da cornice a un piano di sviluppo per le aziende italiane che vale 23,8 miliardi di euro.

L’obiettivo del Piano Transizione 4.0 è favorire e accompagnare le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e di sostenibilità ambientale, rilanciando il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza legata al Covid-19.

Il Piano sostituisce i precedenti Impresa 4.0 e Industry 4.0 e consiste in un’unica misura, con aliquote differenti per diverse categorie di beni.

Il primo importante traguardo è sicuramente l’estensione delle agevolazioni fino al 31 dicembre 2022.

Di cosa si tratta?

La Manovra 2021 proroga le misure cardine del Piano – credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, bonus ricerca e sviluppo, credito d’imposta formazione 4.0 – con una serie di novità.

#1. BENI MATERIALI E IMMATERIALI

Aumentano le aliquote e si passa dal 6% al 10% per il credito beni strumentali materiali per il 2021, dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile e si estende il credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021.

#2. BENI MATERIALI 4.0

Il credito d’imposta per beni 4.0 viene proposto del:

  • 50% per investire fino a 2,5 milioni di euro nel 2021 e 40% nel 2022
  • 30% per investire tra 2,5 e 10 milioni di euro nel 2021 e 20% nel 2022

E viene introdotta una nuova aliquota del 10% per spese superiori a 10 milioni in entrambi gli anni.

#3.BENI IMMATERIALI 4.0

Per gli investimenti in beni strumentali immateriali 4.0 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20%.

NB: il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione e per gli investimenti in beni strumentali “ex-super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi minori di 5 milioni il credito d’imposta è fruibile in un anno.

In più è ammessa la compensazione immediata (dell’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali

#4. RICERCA & SVILUPPO, INNOVAZIONE, DESIGN E GREEN

Salgono anche le aliquote per queste categorie:

  • per R&S diventa il 20%
  • per innovazione tecnologica e design passa dal 6% al 10% (arrivando fino al 15% per progetti di innovazione tecnologica legati alla transizione ecologica o all’innovazione digitale 4.0)

#5. FORMAZIONE 4.0

Estensione del credito d’imposta alle spese sostenute per la formazione di dipendenti e anche degli imprenditori.

Questo credito d’imposta offre delle importanti opportunità alle imprese italiane:

  • agevolazione calcolata sul costo del personale impiegato in attività formativa
  • aliquota del 50% per piccole imprese, 40% per medie imprese e 30% per grandi imprese con un focus sulla categoria dei lavoratori svantaggiati per cui il bonus previsto è del 60%.
  • possibilità di fruizione del credito in compensazione in un’unica soluzione.

Queste le spese ammissibili:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di formazione
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto formazione (spese di viaggio, materiali e forniture, ammortamento degli strumenti e delle attrezzature)
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e spese generali indirette per le ore di formazione.

COME SFRUTTARE AL MEGLIO QUESTA OPPORTUNITÀ?

Il Piano Transizione 4.0 è una misura potenziata e utile a far ripartire il tuo business con un abito nuovo.

Se non sai bene come orientarti e vuoi trovare il “vestito” adatto alla tua azienda, sfruttando al massimo gli incentivi 4.0, gli esperti di Lean Experience Factory sono qui per darti una mano!

Lean Cooking @HOME

La filosofia Lean, che solitamente viene applicata in azienda, in realtà è molto di più: una forma mentis utile per organizzare la vita in ogni momento e noi di LEF abbiamo provato a farlo in cucina! Un’occasione per non rinunciare alla classica cena di Natale preparata però in una maniera inedita e innovativa.

Lean Cooking perchè il pensiero Lean è parte di noi

@Home per condividere ma “alla giusta distanza”

Un’esperienza per cucinare insieme e allenare le competenze Lean sperimentando la formazione esperienziale a distanza in un modo divertente!

Un grandissimo grazie a Michela Diffidenti, facilitatore dell’evento e a Futura Cooperativa sociale per i bellissimi piatti realizzati!

Digital in 2021: what’s next?

In un momento di continuo e rapido adattamento anche il mondo aziendale deve stare al passo. Come farlo? Grazie al digitale! Cosa succederà nel 2021? Ecco 5 dei trend che caratterizzeranno la trasformazione digitale delle imprese.

TREND #1 La trasformazione digitale non è più una semplice opportunità, ma un passaggio obbligato

Nel 2021, l’IT deve essere in grado di rispondere ai bisogni delle aziende.

Le organizzazioni dovranno trovare il modo migliore per integrare soluzioni digitali personalizzate per rendere più efficiente ogni singolo processo.

Teniamo bene a mente che “la casa sta diventando il nuovo luogo di lavoro”: sarà quindi fondamentale l’ottimizzazione della comunicazione aziendale e del lavoro “senza confini”.

Digitalizzazione per un’impresa significa quindi, non solo adottare nuovi strumenti tecnologici, ma puntare verso l’innovazione strategica del suo modello di Business.

Tecnologie per creare business digital first.

TREND #2 Il cloud e l’adattabilità diventano essenziali

In un momento di rapido cambiamento, tutto dev’essere “pronto per domani” e i tempi di adattamento diventano sempre più corti.

La soluzione si esplicita nell’utilizzazione di infrastrutture digitali responsive e agili: piattaforme cloud per una gestione dei dati intelligente a supporto delle esigenze innovative dell’azienda.

Ma cosa significa cloud?

La nuvola é la piattaforma abilitante per la trasformazione digitale e per lavorare in maniera interconnessa e sicura.

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TREND #3 L’automazione al centro di una trasformazione digitale completa

Nella fabbrica del futuro Intelligenza Artificiale e digital supply chain giocheranno un ruolo fondamentale: l’automazione dei processi che per ora sono ancora manuali sarà un elemento a sostegno dello sviluppo digitale.

Una trasformazione completa richiede l’automatizzazione di tutti i processi aziendali dall’implementazione della produzione alla digitalizzazione delle attività d’ufficio.

Quali sono i benefici?

Riduzione dei costi, maggiore efficienza e tempi ridotti: questa evoluzione permette di reindirizzare il tempo e le expertise dei dipendenti su attività ad alto valore ed eliminare gli sprechi in termini di tempo e di denaro.

TREND #4 Raccolta, analisi e gestione dei dati in maniera intelligente

Prima l’infrastruttura trasportava i dati, ora li genera. La gestione dei dati deve essere resa parte integrante e attiva della macchina organizzativa aziendale: se implementata in maniera corretta ed efficiente, infatti, la Data Governance apporta significativi benefici non solo per gli scopi connessi all’analisi dei dati, ma anche per l’operatività quotidiana dell’organizzazione.

Inoltre anche l’analisi diventa uno step fondamentale dell’ottimizzazione: basti pensare ai data analytics in un ambiente aziendale in cui è possibile tracciare la posizione delle persone, i loro movimenti e i loro stop.

Ogni volta che un individuo si connette a un network, l’informazione viene immagazzinata e utilizzata per migliorare la work experience.

Integrando AI, machine learning e data analytics sarà possibile implementare ogni tipo di business in maniera estremamente efficiente.

TREND #5 Si rafforzerà il ruolo di cybersecurity nell’abilitazione digitale di un’impresa

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L’emergenza Covid-19 ha sicuramente influenzato la sicurezza informatica in Italia e l’aumento rilevante del numero di lavoratori in smart working ha creato campo fertile per il cybercrime: ecco perché diventa fondamentale l’implementazione della sicurezza dei dati aziendali.

I nuovi modelli di rete e di sicurezza, come il Secure Access Service Edge (SASE) forniscono una visione per la gestione della “nuova normalità”.

L’obiettivo è fornire un accesso sicuro alle applicazioni e ai dati del data center o alle piattaforme cloud: una visione di un futuro modello di networking affidabile che le aziende si sforzeranno di raggiungere il prima possibile.

Considerazioni finali

La parola “normalità” ci appare lontana, ma in realtà potrebbe acquisire un nuovo significato in tutta questa incertezza. In uno scenario pieno di innovazione e soluzioni tecnologiche all’avanguardia dove si colloca tua azienda?
Qual è il tuo punto di (ri)partenza per una trasformazione digitale?

Ti aiutiamo a scoprirlo!

Digital skills e sviluppo aziendale: la trasformazione nasce dalle persone

Dovendo riassumere questo 2020 in una parola la più indicata potrebbe essere cambiamento: di vita, di abitudini, di comunicazione, tanto nella sfera privata quanto in quella lavorativa.

Una trasformazione veloce e radicale a cui associamo il termine digitalizzazione:

un’evoluzione ormai necessaria per far fronte ai nuovi scenari creati dalla pandemia.

Non tutto il male vien per nuocere, a volte certi episodi negativi aprono la strada a nuove opportunità di sviluppo e creano la necessità di nuove capacità e professionalità.

Nasce così l’esigenza di un mix sempre più articolato di competenze digitali e tecnologiche in grado si supportare le organizzazioni nella gestione del cambiamento.

Cosa sono le DIGITAL SKILLS?

L’Unione Europea ha cercato di darne una definizione standard descrivendole come “abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.

Questa definizione è corretta e onnicomprensiva, ma certamente oggi non è sufficiente per rappresentare il tema delle ‘competenze digitali’ così come sentito nel mondo del lavoro.

Le digital skills richiamate in relazione al mondo del lavoro e al cosiddetto digital gap sono una categoria molto più ampia, che spazia dalle competenze di base a quelle molto specifiche, e interessano ormai tutti i settori e le funzioni aziendali in maniera trasversale.

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Come svilupparle: di necessità virtù

Sviluppare le competenze digitali non è semplice. Il nostro cervello è naturalmente resistente ad affrontare lo sforzo di abbandonare l’abitudine, che è la strada che richiede meno energie. Oggi la tecnologia è molto più semplice rispetto al passato ma se le persone non ne comprendono le potenzialità non la utilizzano. Il lock down ha innescato questo stimolo e tutti abbiamo fatto un passo avanti arricchendo il nostro bagaglio di competenze digitali. La vita si è spostata online: lo smart working, la scuola a distanza, i corsi di fitness, gli aperitivi con gli amici.

Chi lavora da casa ha imparato a usare davvero gli strumenti di collaboration, gli studenti hanno preso più confidenza con i computer, gli anziani hanno scoperto le videochiamate e whatsapp.

E sul piano aziendale? Al di là dello smart working, non tutte le imprese hanno ancora compreso l’enorme potenzialità che offre la digitalizzazione, che non porta ad una mera sostituzione della forza lavoro ma si propone come integrazione per l’efficientamento di tutte le funzioni aziendali con un conseguente risparmio in termini di tempo e denaro.

Bisogna fare i conti con il Digital Mismatch

Il divario cioè tra le competenze possedute dai lavoratori e quelle che oggi richiede il mondo del lavoro. La richiesta di competenze digitali sta vivendo una crescita esponenziale, tuttavia non c’è ancora un adeguato riscontro in termini di formazione universitaria e aziendale, sarà quindi necessario investire nell’adeguata formazione interna per rimanere competitivi e al passo con chi lo sta già facendo.

La differenza la faranno le digital skills e il tema del reskilling assumerà un ruolo centrale nella trasformazione di un’azienda: lo sviluppo aziendale comincerà dallo sviluppo del personale e delle sue competenze.

I dati sulle competenze digitali

L’importanza delle competenze digitali riguarda ogni settore: la Commissione Europea stima che, entro il 2020, il 90% delle professioni non ICT richiederà queste nuove abilità.

Tuttavia, in Europa come nel resto del mondo esiste ancora un gap tra mercato della domanda e dell’offerta di talenti digitali: 1 lavoratore su 3 non possiede competenze digitali di base e questa carenza si riflette sulle performance aziendali: 4 aziende su 10 hanno dichiarato un calo nella produttività e nella retention dei clienti a causa della mancanza di abilità digitali.

Guardando all’Italia, la quarta edizione dell’Osservatorio delle Competenze Digitali ha messo in luce come gli effetti della digitalizzazione vadano ben oltre la creazione di nuove professioni: il peso delle competenze digitali cresce in tutte le aree aziendali di tutti i settori con un’incidenza media del 13,8%, con punte che sfiorano il 63% per le competenze digitali specialistiche nelle aree “core” di Industria e il 41% nei Servizi.

Infine, l’Osservatorio sottolinea come l’e-Leadership sia in crescita ma non ancora pervasiva: il percorso verso una maggiore consapevolezza dell’impatto del digitale sul valore del business non è ancora completato in diversi ambienti del management italiano. Da qui scaturisce l’elevata quota di aziende ed enti in cui la transizione al digitale è ancora a un livello troppo basso nella scala delle priorità strategiche rispetto all’effettiva urgenza, malgrado la quota crescente di competenze digitali richieste nelle funzioni direttive e manageriali.

Secondo il rapporto DESI 2020, l’Italia è all’ultimo posto per la digitalizzazione dell’area Capitale Umano nella classifica dei Paesi dell’UE. Solo il 42% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni possiede almeno le competenze digitali di base (58% nell’UE) e solo il 22% dispone di competenze digitali superiori a quelle di base (33% nell’UE).

Da sempre la nostra sfida è cercare di supportare le aziende nello sviluppo tecnologico e digitale per un miglioramento dei processi e delle competenze e con l’intento di diffondere lo spirito d’innovazione a tutto il network aziendale.

Quanto è digitale la tua azienda? Scoprilo con il check up preliminare fatto dai nostri esperti: un’istantanea del livello di innovazione della tua organizzazione per capire le aree di potenziale sviluppo!

Ottimizzare i processi d’ufficio: da dove si comincia?

Step #1: mappatura dei processi

La rivoluzione 4.0 e lo scenario storico attuale hanno aperto alle imprese nuove possibilità di sviluppo e hanno rafforzato l’idea di azienda come sistema complesso e coordinato.

Ciò comporta in primis una distribuzione orizzontale delle responsabilità e in secondo luogo la necessità di una comunicazione integrata sia all’interno di ogni comparto aziendale che trasversalmente tra attività appartenenti a diversi settori della catena del valore.

Infatti solitamente l’organizzazione tradizionale d’azienda è configurata in reparti (Amministrazione, HR, Marketing, Produzione…) che lavorano in maniera indipendente.

In un’ottica moderna in cui ogni reparto aziendale assume un ruolo rilevante, il lavoro d’ufficio ricopre un’importanza strategica anche quando non rappresenta il core business dell’organizzazione.

Non solo quindi in aziende di servizi, ma anche nelle realtà manifatturiere, le attività esterne allo shop floor (come la gestione delle vendite, i rapporti con clienti e fornitori) devono dimostrarsi efficienti e funzionali al raggiungimento dei risultati prefissati dall’impresa. Altrimenti, il vantaggio competitivo ottenuto dall’ottimizzazione gestionale e tecnologica dei processi di fabbrica verrà frenato da una scarsa connessione con le funzioni di supporto.

Per ottimizzare le risorse e creare una struttura coordinata, un’azienda dovrebbe sviluppare un’organizzazione per processi non per funzioni aziendali.

La gestione per processi richiede quindi pianificazione, ed ecco che viene in aiuto la mappaturauna rappresentazione grafica che presenta una fotografia dettagliata dell’organizzazione.

Avere un’immagine chiara a priori consente poi di capire quali sono le modifiche da fare e come farle.

1559198185 mapeamento de processos o que e como implantar bpm gestao de processos Ottimizzare i processi d’ufficio: da dove si comincia?

Che risultati porta questa rappresentazione?

  • Individuazione delle aree di miglioramento
  • Riduzione degli sprechi ed efficientemento dei processi d’ufficio
  • Implementazione tecnologica ed automatizzata con riduzione dei tempi impiegati nei processi
  • Conseguente riduzione dei costi

Per un’accurata mappatura ed una successiva ottimizzazione è necessario quindi analizzare ogni parte dei processi d’ufficio seguendo degli step ben precisi:

  • Identificare i processi e le funzioni di base che costituiscono il lavoro d’ufficio
  • Riconoscere le attività costitutive indispensabili e produttrici di valore
  • Riconoscere ed eliminare gli sprechi e le attività ripetitive e superflue
  • Performare il processo attraverso gli strumenti offerti della produzione snella
  • Riconoscere sul processo ottimizzato potenziali strategie di automazione
  • Automatizzare il processo e verificare i vantaggi ottenuti attraverso metodologie di analisi consolidate

È fondamentale affinché la mappa dei processi sia efficiente che:

  • Le informazioni siano chiare e concise
  • Vengano indicati tutti i processi
  • collegamenti tra processi siano espressi con linearità ed esattezza
  • Siano individuati con precisione i gruppi di attività cui appartengono i processi

Con queste caratteristiche, la mappatura dei processi diventa un insostituibile strumento di organizzazione di tutti i passaggi chiave della gestione di un’impresa, di ottimizzazione e di crescita aziendale.

Il corso Future Office, promosso da Lean Experience Factory 4.0, offre ai partecipanti la possibilità di percorrere passo dopo passo l’intero percorso di trasformazione ed organizzare la mappatura dei propri processi aziendali attraverso l’applicazione diretta dei mezzi e delle strategie Lean e Digital in un reale contesto operativo: l’ufficio preventivazione di un’azienda modello.

Hai mai utilizzato la mappatura?
Credi che i tuoi processi d’ufficio siano efficienti?

New Game: un Osservatorio per cambiare le regole del gioco

Lean Experience Factory e tre partner con competenze ed esperienze differenti si uniscono per lanciare New Game – Osservatorio permanente sul futuro di Impresa, per accompagnare il rilancio delle imprese italiane: un progetto di sistema per conoscere il presente, monitorare l’evoluzione e sostenere la competitività, con formazione e facilitazione innovative, anche a distanza.

L’obiettivo è offrire un’opportunità di benchmarking con esperienze innovative a livello globale insieme a consulenza, formazione e facilitazione su misura, con la possibilità di scegliere tra incontri in presenza o da remoto, in maniera complementare o esclusiva, per una progettualità senza limiti territoriali.

La trasformazione è già cominciata

2020: un anno di profonda trasformazione dello stile di vita personale e professionale che ha portato ad una diffusione massiva di smart working e nuove metodologie di comunicazione aziendale.

Il cambiamento è stato radicale ed immediato e ha portato le aziende a dover fare un’autoanalisi della situazione attuale per sviluppare una flessibilità utile a uscire da situazioni non previste.

La consapevolezza che il mondo è radicalmente mutato diventa presa di coscienza che per rimanere competitivi in una cornice globale serve un plus di competenze che consentano di utilizzare al meglio le performance tecnologiche esistenti con un costante adattamento alla trasformazione.

Per questo, crediamo sia fondamentale cambiare prospettiva, con un occhio al futuro per poter capire come muoverci nel presente.

Per accompagnare i cambiamenti in atto e quelli che ci attendono e facilitare la trasformazione, abbiamo unito la nostra esperienza con quella di tre partner di eccellenza, che mettono a disposizione competenza e capacità di innovazione in aree diverse.

Così è nato New Game, Osservatorio permanente sul futuro di Impresa.

Schermata 2020 11 24 alle 15.50.40 New Game: un Osservatorio per cambiare le regole del gioco

Da dove iniziamo

Noi crediamo da sempre che il miglior modo per comprendere il progetto sia toccare con mano gli strumenti messi a a disposizione per provare a riflettere sulla propria realtà imprenditoriale da una nuova prospettiva.

Ecco che l’esperienzialità si esplicita in una nuova dimensione, la New Game Experience: un progetto da esplorare, un appuntamento gratuito di due ore, online, per sperimentare le opportunità di un approccio interattivo e multiprospettico.

La partecipazione è su invito e con un numero limitato di aziende per evento, per favorire la condivisione e il coinvolgimento dei partecipanti, alternando momento di riflessione individuale, ad esempio tramite la compilazione della Survey New Game, e di confronto.

I risultati della Survey vengono restituiti nei giorni successivi, come punto di partenza per scendere in profondità nelle esigenze dell’azienda e identificare le opportunità di trasformazione e sviluppo sulle quali poter lavorare insieme.

A quel punto, le strade che puoi prendere sono diverse: lavorare sulla tua Mappa delle dimensioni del Cambiamento per prendere consapevolezza delle dimensioni di cambiamento su cui agire, esplorare la tua Mappa dei Servizi, con cui andremo a identificare assieme gli strumenti di sviluppo di mindset e processi che ti servono e che sono in linea con le più innovative tecnologie disponibili, costruire i tuoi Progetti, ritagliati sulle esigenze della tua organizzazione.

Cerchiamo aziende con…

…fame di innovazione e, possibilmente, progetti di sviluppo organizzativo in cantiere. L’obiettivo della fase di lancio non è solo scoprire quali sono le opportunità innovative e in linea con la trasformazione disponibili per l’implementazione, ma anche e soprattutto essere parte di un percorso di sviluppo generativo e condiviso che monitori l’evoluzione, aumenti la consapevolezza e progressivamente contribuisca a rilanciare e sostenere la competitività delle imprese.

I partner sono

beanTech

Società specializzata nel settore informatico, da quasi vent’anni affianca le aziende nelle sfide della Digital Transformation e le aiuta a migliorare il proprio business gestendo l’intera filiera del dato con soluzioni a 360°: dall’acquisizione dati all’architettura IT, dagli sviluppi software alla gestione dei processi interni, all’analisi del business all’implementazione di sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale.

www.beantech.it

Foxwin

Società di consulenza nata per aiutare le persone a realizzarsi sul luogo di lavoro tramite l’uso della tecnologia e dei nuovi modelli organizzativi.

Grazie a un software per raccolta e realizzazione delle idee innovative, supporta le imprese nel coinvolgimento dei collaboratori e nella trasformazione dell’innovazione da attività occasionale a processo continuo.

www.foxwin.eu

Dof Consulting

Società di consulenza e formazione nata per aiutare le organizzazioni a raggiungere i loro obiettivi attraverso modelli di relazione centrati sulla persona, creando progetti che colleghino produttività e benessere, ma anche progettando e realizzando eventi centrati sull’espressione artistica e ad alto impatto emotivo.

www.dofconsulting.it

Qual è la casa di New Game Experience?

La casa di New Game è la nostra sede, ma il progetto non ha confini fisici e arriva fin a dove ne hai bisogno.